Il titolo 2° della
Costituzione regolamenta i rapporti etico-sociali art. 29-34, ovvero
valori di portata rilevante per l'individuo e la collettività
(salute, scuola, famiglia).
Si tratta di altri principi inviolabili
(insieme a quelli contenuti nell'art. 13 – 28), come menzionato
nell'art. 2 della Costituzione.
Art. 32
Nell'articolo 32 il costituente intende garantire il benessere
del cittadino e della società a tutto tondo. Infatti se lo confrontiamo con l'art. 5 C.C., in cui vengono vietati gli atti di
disposizione del proprio corpo, se contrari alle leggi, all'ordine
pubblico e al buon costume, ci accorgiamo che il sistema sanitario nazionale è volto a garantire un concetto di integrità fisica ben diverso da quello della tradizione precedente.
L'integrità fisica va intesa come tutela della salute del singolo e della collettività, includendo sicurezza ed igiene dei luoghi di lavoro e pubblici in generale.
Nel sistema sanitario precedente alla riforma del '78 erano garantiti:
vaccinazioni
provvedimenti igienico
sanitari
assistenza sanitaria tramite enti mutualistici (per lavoratori e loro famiglie)
La riforma del 1978 (legge
n. 833) ha abolito il sistema
basato su enti mutualistici con obiettivo di eliminare
discriminazioni, incrementare la solidarietà sociale...
In base alla riforma del
1978 il SSN diveniva nel rispetto del principio di solidarietà (art. 2) e nella piena attuazione dell'uguaglianza sostanziale (art. 3), un sistema
di sicurezza sociale e non più un sistema previdenziale basato sulla
contribuzione.
Ciò avveniva in virtù
della concezione di diritto alla salute come diritto non solo
individuale bensì anche come interesse della collettività in
un'ottica di realizzazione del benessere del cittadino.
A fronte di ciò appare
evidente che le prestazioni erogate dal SSN vanno ben oltre le sole
cure mediche gratuite o semigratuite: si tratta di vigilare
attraverso un'infrastruttura finanziata prevalentemente con il
sistema impositivo, sulla salute pubblica, la sicurezza e l'igiene
nei luoghi di lavoro, nelle scuole e in tutti i luoghi in cui il
singolo agisce da solo o con gli altri.
Il SSN ha come organo di
vertice il Ministero della salute (a livello di amministrazione
diretta centrale) a cui si affiancano altri enti pubblici istituzionali ed
enti pubblici territoriali (regioni, province, comuni, amministrazione indiretta e decentrata).
Il sistema garantisce ai singoli le prestazioni gratuite ordinarie (medico di famiglia, pediatra, ricovero ospedaliero), occasionali (pronto soccorso, guardia medica). Accanto a queste vi sono le prestazioni semigratuite: visite specialistiche, accertamenti diagnostici.
Il sistema si basa su un principio universalistico, in base a cui tutti possono fruire delle prestazioni, senza distinzioni di reddito. In realtà vi sono delle esenzioni e delle proposte di legge di altro avviso.
Nel 1999 il SSN è stato affidato alle Regioni, che hanno ricevuto una maggiore delega in materia di gestione delle risorse da destinare alla sanità. Il ministero e lo stato centrale mantenevano la funzione di indirizzo e coordinamento, mentre le regioni si occupavano di gestire di fatto i servizi del SSN, redigendo il piano sanitario, con l'ausilio dei comuni e delle province. ASL e Ospedali si occupano di assistenza sanitaria vera e propria (cure, riabilitazione, attività medica legale...).
Vi sono, poi, una serie di istituti che si occupano dell'attività di prevenzione e controllo (anche di funzioni relative al controllo della sicurezza nei luoghi di lavoro, prima affidata alle ASL).
Inutile ricordare che le cure mediche non possono essere obbligatorie, soprattutto se si tratta di cure sperimentali.
Altre successive norme di riforma sono state emanate a partire dal 2001, con lo scopo di contenere la spesa pubblica sanitaria (contingentamento, riduzione dei posti letto per abitante, esclusione dal ticket di farmaci non essenziali).
Il sistema garantisce ai singoli le prestazioni gratuite ordinarie (medico di famiglia, pediatra, ricovero ospedaliero), occasionali (pronto soccorso, guardia medica). Accanto a queste vi sono le prestazioni semigratuite: visite specialistiche, accertamenti diagnostici.
Il sistema si basa su un principio universalistico, in base a cui tutti possono fruire delle prestazioni, senza distinzioni di reddito. In realtà vi sono delle esenzioni e delle proposte di legge di altro avviso.
Nel 1999 il SSN è stato affidato alle Regioni, che hanno ricevuto una maggiore delega in materia di gestione delle risorse da destinare alla sanità. Il ministero e lo stato centrale mantenevano la funzione di indirizzo e coordinamento, mentre le regioni si occupavano di gestire di fatto i servizi del SSN, redigendo il piano sanitario, con l'ausilio dei comuni e delle province. ASL e Ospedali si occupano di assistenza sanitaria vera e propria (cure, riabilitazione, attività medica legale...).
Vi sono, poi, una serie di istituti che si occupano dell'attività di prevenzione e controllo (anche di funzioni relative al controllo della sicurezza nei luoghi di lavoro, prima affidata alle ASL).
Inutile ricordare che le cure mediche non possono essere obbligatorie, soprattutto se si tratta di cure sperimentali.
Altre successive norme di riforma sono state emanate a partire dal 2001, con lo scopo di contenere la spesa pubblica sanitaria (contingentamento, riduzione dei posti letto per abitante, esclusione dal ticket di farmaci non essenziali).
Rapporti economici (35-47)
Art.
38
Si
fa riferimento alla previdenza, quindi, al sistema di assicurazioni
sociali e pubbliche che devono garantire a tutti i lavoratori e ai
cittadini inabili al lavoro i mezzi necessari al loro mantenimento e
alle esigenze di vita. In particolare i lavoratori devono essere
assicurati per il caso di infortunio, malattia, invalidità,
vecchiaia e disoccupazione involontaria.
Gli
istituti e gli organi che si prendono cura dei bisogni di questi
soggetti sono predisposti e integrati dallo Stato. Accanto alla
tutela pubblica e obbligatoria vi è anche una possibile tutela
privata, garantita da eventuali assicurazioni private.
L'Inps
e l'Inail sono due istituzioni pubbliche che si occupano di
assicurare i cittadini e tutti coloro che lavorano nel nostro paese (lavoratori dipendenti).
L'Inps in particolare si occupa della vecchiaia, dell'invalidità e
della disoccupazione. Al contrario l'Inail si occupa di infortunio e
malattia. Tutti i lavoratori partecipano al sistema previdenziale
obbligatorio versando i contributi, insieme ai datori di lavoro.
L'Inail
si occupa non solo di riabilitare gli infortunati e risarcire gli
invalidi; questo istituto si occupa anche della prevenzione e della
sicurezza sul posto di lavoro.
Gli articoli 32 e 38 sono
tra loro legati, in quanto il primo si riferisce al sistema di
sicurezza come il secondo.
Il sistema di sicurezza
sociale, infatti, si compone di sistema di previdenza e di assistenza
sociale (comprensivi del sistema sanitario, ovviamente).
Come previsto
dall'articolo 2 della Cost., il cittadino in difficoltà ha diritto
ad un aiuto concreto, grazie alla solidarietà economica. La
difficoltà, cui si fa riferimento, può essere propria del
lavoratore, ovvero di colui che, fino ad un dato momento ha avuto le
capacità di sostenersi autonomamente, e allora si parla di sistema
di previdenza.
Alternativamente, si può
trattare di una difficoltà generale del soggetto, il quale può
essere inabile o minorato. In questi casi, si parla di assistenza
sociale, tenendo presente l'attività di inserimento nella realtà
lavorativa anche di questi soggetti.
La formazione dovrebbe
servire a ridurre il numero di persone che hanno bisogno effettivo di
assistenza sociale.
Le assicurazioni
obbligatorie, quali Inps e Inail, coprono il sistema di
previdenza sociale e sono, quindi, assicurazioni contro la
disoccupazione, l'infortunio, la vecchiaia....
Invece, il sistema
sanitario, le assicurazioni obbligatorie e le associazioni di
volontariato coprono, poi, il sistema di assistenza sociale. In
particolare, le associazioni di volontariato rispondono al criterio
di sussidiarietà orizzontale, previsto dall'articolo 118 della Cost.
(ultimo comma).
Si dovrebbe trattare di
associazioni private che svolgono un servizio a favore di soggetti
più deboli, quali: i malati, gli anziani, i fanciulli, i lavoratori
dipendenti (si pensi ai patronati, COME INAS).
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